3/5/2019 0 Commenti Così è (se vi pare).Se si pensa a Luigi Pirandello, una delle opere che viene in mente è proprio questa, probabilmente la più significativa. Siamo agli inizi del Novecento ed è tratta dalla novella “La signora Frola e il Signor Ponza suo genero”, in un periodo in cui decadono gli ideali borghesi. Sabato 4 e domenica 5 maggio, la compagnia Teatro Simposio ne darà una rappresentazione teatrale al Litta di Milano, con la regia di Francesco Leschiera.
Corre voce che il Signor Ponza sia raffigurato come un “mostro” che impedisce alla Signora Frola di vedere la figlia tenuta chiusa a chiave nella propria abitazione. Nessuno, in paese, riesce a spiegarsi il perché. Alla discussione prendono parte, in fase iniziale, la Signora Amalia Agazzi, sua figlia Dina e il fratello Lamberto Laudisi, ma in seguito una schiera di amici si ritrova nel salotto di casa Agazzi per tentare di risolvere la questione e scovare la verità su questa strana famigliola. Solo il cognato Laudisi difende a spada tratta i nuovi arrivati, dichiarando l’impossibilità di conoscere realmente gli altri e, più in generale, di comprendere la verità assoluta.
In ultimo interviene Lamberto Laudisi che, dopo una sonora risata che lascia tutti attoniti, con uno sguardo di sfida derisoria nei confronti di tutti i presenti, chiude la scena con la seguente frase: “Ed ecco, o signori, come parla la verità! Siete contenti?“, lasciando ancora l’enigma irrisolto.
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