PAOLO MARIA SCUDERI
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14/10/2017 0 Commenti

Shot di Viaggi: Sagrada Familia

Foto
Continuiamo il viaggio a Barcellona, scoprendo una delle icone simbolo della città con la: Sagrada Familia.

Ringrazio Angela, la mia guida di quel giorno che mi ha condotto alla scoperta di questa chiesa, "stregandomi" nel senso più positivo del termine e che oggi condivido con te.

Facciamo qualche passo indietro, sulle motivazioni che portarono Gaudì a progettare un edificio di questa imponenza.

I lavori iniziarono nel 1882 sotto supervisione e progetto di Villamar che concepì la chiesa in stile neogotico con tre navate.

Tempo un anno per vari disaccordi con il consulente di Boccabella, ideatore del progetto nato per promuovere l'educazione cristiana, si dimise; così nel '83 la direzione passò ad Antoni Gaudì.

L'unica cosa cosa che mantenne fu la cripta già costruita, il resto venne modificato radicalmente. Definirla l'opera della sua vita è azzeccatissimo, dovuto alla presenza  costante durante i lavori, la cura e i dettagli creati man mano. 
L'idea innovativa di Gaudì era ed è stata quella di portare al di fuori tutti i simboli che solitamente si trovano all'interno delle chiese.
"La storia di Gesù deve essere a disposizione di tutti, chiunque deve avere la possibilità di conoscerne i passi, senza bisogno necessariamente di entrare."
Quindi su un lato della facciata troviamo scolpiti i personaggi e momenti salienti della vita di  Gesù, partendo dalla nascita, infatti definita facciata della natività che si affaccia sul lato nord della città.
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Mentre sull'altro lato, opposto,  viene descritta la sofferenza di Cristo nella sua crocifissione, la facciata della passione.
Decisamente meno caratterizzata da ornamenti, l'idea è quella di trasmettere il dolore del sacrificio, prediligendo linee nette, dure e cupe.
Gaudì non fece in tempo a vederne la realizzazione e ci fu l'intervento di Subirachs, seguendo ovviamente l'idea dell'architetto.

Indubbiamente tutto molto bello ed interessante, ma la cosa che mi ha colpito, credo anche a molti altri, è la magia! L'esperienza sensoriale che si ha all'interno, se non l'hai mai provata devi assolutamente rimediare!
"Cosa unisce tutti gli uomini, credenti e non?"
E' stata la domanda di Angela prima di varcare il portale della fede. Nessuno di noi ha saputo rispondere.
Una volta dentro ci disse: "La Natura". Tra me e me dissi ovvio ma non ci avrei mai pensato ed ormai ero troppo preso dallo spettacolo di colori e dal loro movimento, spero di rendere un po' l'idea con questi scatti:
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Che dire davanti a questo spettacolo, se non: genio genio e ancora genio! Per concepire un edificio del genere, nulla al caso. Il "vagare" al suo interno è stato piacevolissimo, uno scenario in continuo mutamento, il trascorrere del tempo era palpabile e piacevole.
"L'originalità consiste nel tornare alle origini"
Una delle frasi di Gaudì, che esprime al meglio la sua creazione.

Neanche l'intero interno vide completato anche se era tutto nella sua mente, dovuto al fatto che nel periodo storico in cui ha vissuto, non c'erano ancora gli strumenti e i mezzi per poterli costruire.

I limiti si notarono sopratutto nella creazione di alcuni archi, che videro la luce molti anni avanti.

Per la sua imponenza bisogna dedicare un'intera giornata, tanti sono i riferimenti religiosi. Un vero e proprio viaggio passo dopo passo che davvero unisce tutti.
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​C'è un angolo, una facciata un portale dedicato ad ogni personaggio e momento che hanno caratterizzato la vita di Gesù, la sua storia è assolutamente leggibile.


"Ancora tanti lavori ci sono da fare, presumibilmente si dice che per il 2026 si riuscirà ad ultimarla, anche se i lavori sono bloccati sia per fondi sia perché ci sono case costruite attorno che dovrebbero essere demolite. 
Ancora oggi il portale principale, quello d'ingresso, che è rivolto verso il mare, come tutte le chiese di Barcellona non è stato ultimato.

I fondi per proseguire li raccogliamo con i tanti turisti, se tornate a Barcellona ripassate da qui 
perché troverete sempre qualcosa di nuovo"
Le ultime parole di Angela prima di congedarci, ovviamente ci ha spiegato molto di più di quello che ti ho detto io, ma perché trasmettervi tutto quando potete vederlo con i vostri occhi?
"Io non fantasia, ho immaginazione"
Con questa citazione di Gaudì non resta altro che dire di dare vita a questa immaginazione, lui stesso disse anche: 
"Il mio datore di lavoro non ha fretta, ha tutto il tempo del mondo"
Ecco noi speriamo di vederla completa visto che come lui, non abbiamo tutto il tempo del mondo!
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Galleria Fotografica: Estratto Sagrada Familia
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© Paolo Maria Scuderi