PAOLO MARIA SCUDERI
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12/2/2018 0 Commenti

Shot di viaggi: Grande Moschea del Sultano Qaboos

Continua il viaggio...sempre a Muscat, nel quartiere di Bawshar. Tappa da non perdere è la Grande Moschea del Sultano Qaboos.
La sua costruzione è durata sei anni, un'architettura islamica a rappresentare la volontà di rinascita del Paese che si affaccia alla modernità pur mantenendo salde le proprie tradizioni.
In tutta la sua superficie può accogliere fino a ventimila persone ed è una delle poche moschee in medioriente ad essere aperta anche ai non fedeli.
Un'occasione, quindi, per godere di un'atmosfera davvero unica. La stessa che si può riscoprire nella raccolta delle novelle de "La mille e una notte"
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Prima di tutto, una piccola parentesi pratica.
​Indipendentemente da quanto sosterete a Muscat, per visitare la moschea vi conviene partire al mattino presto!
​Dalle 11 non è più possibile accedervi per lasciare spazio alle preghiere dei fedeli, calcolate almeno un paio d'ore per poter visitare l'interno e i suoi giardini tenendo conto di questo orario, altrimenti sarebbe davvero un peccato.
Il modo più veloce e pratico per arrivarci è in taxi, sia in centro che al porto troverete tanti omaniti disposti ad accompagnarvi, contrattate il prezzo e se avete con voi solo euro, nessun problema accettano anche quelli.
Se sarete stati bravi nell'organizzazione, starete già passeggiando tra i prati e davanti a voi la cupola e cinque minareti, a simboleggiare i 5 pilastri dell'Islam:
  • Le testimonianze di fede
  • il digiuno nel mese del Ramadan
  • Il pellegrinaggio a La Mecca
  • L'elemosina
  • Le preghiere rituali

​Superate i giardini e vi troverete a percorrere le gallerie prima di poter arrivare alla musalla, la stanza delle preghiere.

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Anche se non ancora, obbligatorio il mio consiglio e di togliervi già le scarpe e, guardate bene attorno a voi per scoprire qualcosa di famigliare. Quello che state calpestando è il marmo bianco di Carrara, che contribuisce a dare un aspetto pulito e radioso all'imponente edificio.
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Dal marmo, una volta entrati poggiamo i piedi sull’enorme tappeto di 4200 metri quadri: unico pezzo realizzato a mano da seicento donne iraniane.
La spettacolarità di questa sala continua con il lampadario interamente creato con cristalli di Swarovski il cui peso si aggira attorno alle dieci tonnellate.
​Uno sfarzo che non risulta pesante o eccessivo, perché smorzato dalla delicatezza del rivestimento in porcellana colorata e neutra.
Velocemente sono arrivate le 11, i primi fedeli iniziano ad entrare, ed è tempo di lasciar vivere la propria quotidiana a questo luogo di culto.
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Altre foto: Shot di viaggio: Grande Moschea del Sultano Qaboos.
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